Elaborazione del lutto e bisogno di sostegno

Anche se è il nostro ambito di lavoro quotidiano, noi di Onoranze Funebri Croce Verde siamo perfettamente consapevoli che incontriamo le persone in momenti tra i più difficili della loro vita, quando perdono un loro caro o un amico.

Per questo poniamo grande attenzione alle prime fasi di accompagnamento all’elaborazione del lutto, un percorso che, per essere completato, può richiedere anche anni attraversando diverse fasi.

Cosa significa “elaborazione del lutto”

Il lutto è un processo fisiologico che segue la perdita di una persona cara. Ovviamente ogni persona vive questo passaggio travagliato in modi diversi, più o meno dolorosi: il lutto è un’esperienza profondamente personale, ma per chiunque il dolore è una risposta naturale alla perdita di qualcuno di importante.

Sono rilevate reazioni ricorrenti nelle fasi di un lutto, che riguardano una sequenzialità di diversi stati mentali, che si possono alternare tra loro.

Quali disturbi può causare un lutto

La perdita di una persona cara si riflette soprattutto sulla psicologia di chi la vive, ma non sono rari nemmeno fastidi che coinvolgono la salute fisica. Nella gamma di difficoltà alle quali si può andare incontro ci sono:

  • disturbi somatici;
  • emicranie;
  • variazioni ponderali (aumento o perdita del peso corporeo);
  • marcata irritabilità;
  • alterazioni del ciclo del sonno (insonnia o sonnolenza durante il giorno);
  • sensi di colpa relativi al proprio rapporto con il defunto;
  • assunzione di responsabilità inesistenti legate alle circostanze della sua morte;
  • reazioni ostili verso le persone che ci stanno intorno;
  • tendenza ad assumere aspetti comportamentali tipici della persona perduta.

Il superamento di questi problemi attiene ad una compiuta elaborazione del lutto, che passa attraverso una serie di passaggi che gli psicologi hanno codificato in cinque fasi.

Le fasi dell’elaborazione del lutto

La prima fase è quella della negazione: quando si apprende per la prima volta di una perdita, si tende a pensare “questo non sta accadendo”. Ci si può sentire scioccati o anche insensibili. È un meccanismo temporaneo di difesa.

Nella seconda fase subentra la rabbia: la realtà diventa evidente, non si può più negare. Ci si trova di fronte al dolore della perdita, che ci fa sentire frustrati e impotenti. Questi sentimenti si trasformano appunto in rabbia, che può indirizzarsi verso le persone che ci sono vicine, o verso il destino, un potere superiore o la vita in generale. Si può anche arrivare ad essere arrabbiati con la persona deceduta che ci ha lasciato soli: è una risposta piuttosto frequente.

La fase della contrattazione è quella in cui ci si sofferma su ciò che si sarebbe potuto fare per prevenire la perdita. I pensieri comuni sono “Se solo avessi saputo” e “Se fosse andata diversamente”. In questa fase si può iniziare a costruire una sorta di “accordo” con quel destino o potere superiore che riteniamo responsabile della perdita.

La fase successiva è quella della depressione e della tristezza, quando si inizia a capire l’effetto della perdita sulla propria vita. I segni di questa fase includono pianto, problemi di sonno, diminuzione dell’appetito. Ci si può sentire sopraffatti e soli.

L’ultima fase è quella dell’accettazione: la fase finale in cui il dolore gradualmente scema, si accetta la realtà della perdita perché non può essere cambiata. Anche se si avverte ancora la tristezza, si può iniziare ad andare avanti con la propria vita.

Ogni persona attraversa queste fasi in modo diverso, con tempi differenti. Le fasi non sono nemmeno strettamente conseguenti l’una con l’altra: può succedere di andare avanti e indietro tra di loro o saltare del tutto una o più fasi.

Ci sono momenti legati alla perdita, come l’anniversario di una morte o una canzone familiare, che possono innescare il ritorno del dolore anche se si è arrivati al superamento.

Come si accompagna l’elaborazione del lutto?

L’elaborazione del lutto è un processo molto difficile, che è meglio non affrontare da soli. Abbiamo bisogno di una dimensione adatta ad affrontare la rottura di un caro legame d’amore e d’amicizia.

Il rito funebre, il ricevimento di amici e parenti che piangano insieme a noi la nostra perdita, rappresenta un momento molto importante per iniziare l’elaborazione del lutto. Condividere il momento della sofferenza, significa anche distribuire un peso troppo gravoso.

Abbracciare le lacrime dell’altro, sentire il sostegno di coloro che sono presenti senza essere invadenti, aiuta a metabolizzare il dolore. Se qualcuno ci avvicina con delicatezza, facendo avvertire la sua solidarietà con tatto e rispetto, il guscio si apre, permettendo a sentimenti, emozioni e parole di fluire.

Azioni che agevolano il superamento del dolore

Ci sono alcuni sistemi che possono aiutare a venire a patti con la perdita e iniziare a stare meglio. Ad esempio concedersi del tempo. Accettare i propri sentimenti, anche quelli di rabbia e tristezza, sapendo che sono normali e comprensibili.

Parlare con gli altri. Trascorrere del tempo con amici e familiari. Non isolarsi. Prendersi cura di se. Esercitarsi regolarmente, mangiare bene e cercare di dormire a sufficienza per rimanere in salute ed energici.

Tornare ai propri hobby. Tornare alle attività che danno serenità.

Quando c’è bisogno di un aiuto professionale? La mancata elaborazione del lutto

In alcuni casi, il dolore che proviamo non migliora, non riusciamo ad arrivare alla fase di accettazione della perdita. Siamo in una condizione di mancata elaborazione del lutto. È possibile rivolgersi ad un aiuto professionale, psicologico o medico generico, se ci troviamo a dover affrontare condizioni quali:

  • problemi nel mantenere la normale routine quotidiana, come andare al lavoro o affrontare le faccende domestiche;
  • si avvertono sentimenti di forte depressione;
  • si arriva a pensare che la vita non vale la pena di essere vissuta, o addirittura di farsi del male;
  • non si riesce a smettere di incolpare se stessi.

Un terapeuta può aiutare a esplorare queste emozioni, ma anche a gestire il dolore. Se si arriva ad essere depressi, il medico potrebbe essere in grado di indicare anche un temporaneo aiuto farmacologico che possa aiutare a stare meglio e ripartire.

Il sostegno fornito da Onoranze Funebri Croce Verde

I primi passi dopo la perdita di un proprio caro sono fondamentali per instradare il percorso di superamento del lutto.

Per questo abbiamo attivato uno sportello di ascolto e sostegno psicologico. Nel contratto di servizio funebre è inclusa la possibilità di partecipare gratuitamente a 3 incontri individuali o di gruppo con lo psicologo, presso la sede di Croce Verde o a domicilio se necessario.

Incontri che offriranno supporto e consulenza durante i momenti delicati seguenti alla perdita di un proprio caro. Il dolore, specie nei primi giorni successivi alla scomparsa della persona amata, può sembrare insopportabile ma è parte integrante del processo di elaborazione del lutto. L’aiuto di uno psicologo è prezioso per elaborare la rabbia, la confusione e il disorientamento, ma anche esprimere i vissuti emotivi propri e dei propri cari, rafforzare le risorse personali e del contesto in cui si vive, scegliere le modalità di comunicazione più corrette verso le persone che sono a noi più vicine, ad esempio minori o anziani.

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