Funerali di Stato e lutto nazionale rappresentano per la società un modo per commemorare personalità illustri o unirsi nel cordoglio in occasione di eventi significativi che hanno colpito un Paese.
A chi spettano i funerali di Stato
I funerali di Stato sono cerimonie solenni di importanza nazionale, riservate ai Presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la fine del loro mandato, e ai ministri in carica.
Su decisione del Consiglio dei Ministri, possono essere realizzati anche in occasione della scomparsa di persone che hanno lasciato un’impronta sulla storia di un Paese, come cittadini caduti nell’adempimento del dovere o vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Possono essere previsti anche nel caso di eventi tragici che colpiscono particolarmente la coscienza collettiva.
Come si svolgono i funerali di Stato
Le esequie di Stato sono organizzate nel rispetto di protocolli ufficiali. La cerimonia prevede l’accompagnamento del feretro da parte di sei carabinieri (o componenti di un altro Corpo dello Stato) in alta uniforme, un discorso solenne in memoria del defunto e onori militari, all’inizio e alla fine del rito funebre.
Il funerale si svolge con la partecipazione di un rappresentante del Governo e, solitamente, in luoghi significativi a livello nazionale. Il luogo della celebrazione e lo spazio in cui allestire la camera ardente vengono stabiliti dai familiari del defunto, in accordo con l’Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La proclamazione del lutto nazionale
In questi casi viene proclamato il lutto nazionale, secondo le modalità stabilite di volta in volta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il lutto nazionale prevede l’esposizione delle bandiere a mezz’asta fuori dagli edifici pubblici, in segno di rispetto e pubblico cordoglio.